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Dolcificanti naturali e
sostituti dello zucchero
In genere è bene
evitare il consumo di zucchero di tipo raffinato. Infatti, lo zucchero
raffinato, ricavato dalla barbabietola o dalla canna da zucchero, nostante sia
altamente calórico non apporta sostanze nutritive alla dieta, bensì è fonte
delle cosiddette “calorie vuote” e non contiene nessun elemento utile dal punto
di vista nutrizionale. Il consumo di zucchero causa un rapido e violento
assorbimento nel sangue che fa salire la cosiddetta glicemia con conseguente
affaticamento del pancreas. Per di più, lo zucchero agisce sul sistema nervoso
e sul metabolismo, dando dei picchi di stimolazione e delle conseguenti
ricadute vertiginose creando, attraverso questo mecanismo, una forma di
dipendenza data appunto dal picco di glicemia, conseguente al velocissimo
assorbimento dello zucchero stesso. A livello intestinale é importante
segnalare che, lo zucchero provoca processi di tipo fermentativo, facilitando
la produzione di gas e alterando la flora batterica. Questo effetto è associato
con conseguenze quali: coliti, stipsi, diarree, formazione e assorbimento di
sostanze tossiche, ecc. Infine, un consumo eccessivo di zucchero è considerato
tra le probabili cause di: carie, diabete e obesità.
Al giorno d’oggi
il consumo dello zucchero bianco si stà lentamente sostituendo per altri
succedanei meno calorici e con migliori apporti nutritivi. La natura ci offre
infatti innumerevoli tipi di dolcificanti naturali che possono sostituire lo
zucchero bianco e che allo stesso tempo apportano vitamine e minerali. Per di
piú, alcuni di questi validi sostituti dello zucchero sono compatibili con
candida, diabete e vari disturbi intestinali. Nel caso di candida gli unici due
dolcificanti permessi sono la stevia e il xilitol. Entrambi hanno un effetto
antimicrobico e presentano un indice glicémico e un apporto calorico molto
basso. Oltre che nelle diete contro la candida questi estratti vegetali sono
ottimi in caso di carie, diete ipocaloriche, problemi di concentrazione o iper
attività. In entrambi i casi, bisogna usare una quantità minima di prodotto
poichè il potere edulcorante è decisamente maggiore rispetto allo zucchero. In
genere io uso una proporzione di 1 cucchiaino o 1 ½ cucchiaino ogni 200 gr di
farina. Se non soffrite di candida potete usare altri dolcificanti naturali non
raffinati come: miele, fruttosio, miele d’agave, sciroppo d'acero, estratto di
malto e panela (detta anche canchaca o raspadura).
Stevia: la
Stevia è conosciuta da molti popoli dell'area geografica Sud-Americana da
diversi millenni, oltre che per il potere dolcificante delle sue foglie, anche
per le notevoli proprietà medicinali. Ancora oggi viene usata da alcuni popoli
indigeni del sud America per le sue doti curative. Una delle propietà delle
stevia è la capacità di regolare la glicemia in modo naturale. I principi
attivi sono lo stevioside e il rebaudioside. Qesti principi attivi, essendo
prodotti naturali, sono relativamente stabili nel tempo ed alle alte
temperature, per cui conservano perfettamente lecaratteristiche e proprietà
anche se consumati in prodotti da forno o in bevande calde, diversamente da
altri dolcificanti sintetici che subiscono degradazione (per esempio
l'aspartame). Lo stevioside è presente nelle foglie con una percentuale variabile dal 6 al 18%. La
stevia inoltre è ricca di terpeni e flavonoidi e di numerosissimi altri
composti. Oggi la setvia viene usata soprattutto come dolcificante, in quanto è
molto più dolce del comune saccarosio e presenta un potere dolcificante circa
220/250 volte maggiore dello zucchero di canna. I principi dolcificanti sono
presenti in tutte le parti della pianta ma sono concentrati maggiormente nelle
foglie.
In passato l'uso
della stevia nei prodotti alimentari è stato limitato in Europa e USA, per
presunti effetti di infertilità su un campione di topi. Ció nonostante, la
stevia è utilizzata da tempi in numerosi paesi (soprattutto dell’Anerica
Latina) e non si sono ancora riscontrati effetti collaterali nelle popolazioni
che la usano. Mentre per alcuni dolcificanti artificiali come l'Aspartame o
l'Acesulfame K vari studi hanno dimostrato gli effetti dannosi per la salute
umana, per la stevia non si è potuto dimostrare alcun tipo di danno o effetto
collaterale.. Il possibile uso della stevia, in paesi diversi da quelli di
origine, ha prodotto notevoli controversie e contestazioni, facendo affermare
l'esistenza di una cospirazione commerciale, interessata a contrastarne l'uso,
ed a favorire invece i dolcificanti artificiali. Il dibattito sull’uso della
stevia è abbastanza complicato e per maggiori informazioni rimando ad articoli
e investigazioni specializzate. Vale la pena evidenziare che dal 14 aprile 2010
l'Unione Europea permette l'uso di questo dolcificante come additivo
alimentare. Anche la Svizzera ne ha ammesso il commercio e l'uso. Il 10 aprile
del 2003 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione che chiede di
rivedere le norme di utilizzo di edulcoranti quali l'aspartame e la stevia.
Infine, sia la FAO che l'OMS hanno stabilito una "dose massima
giornaliera" di 2 mg/kg peso corporeo di steviolo. Questo limite, nello
studio della FAO, presenta un fattore di sicurezza 200, ossia è 200 volte
inferiore alle quantità che possono essere considerate "eccessive", e
quindi influenti negativamente sulla salute. Per quanto mi riguarda, dopo aver
letto vario materiale sul tema sono convita che la stevia non presenta alcun
effetto collaterale per la salute umana e perció la uso tranquilamente nella
preparazione delle mie ricette. Personalmente credo che le ragioni alla base
della proibizione della steva sono prettamente di tipo economico e commerciale.
Xilitolo: Lo
xilitolo è anche chiamato zucchero del legno, poichè viene estratto da:
betulle, fragole, lampone, prugna e anche dal grano. In Europa è usato come
additivo alimentare, in particolare nei chewing gum o nelle caramelle, ed è
identificato dal numero E967. Lo xilitolo è conosciuto come il dolcificante
amico dei denti, poichè può favorire la rimineralizzazione di piccole lesioni e
aiutare nel prevenire la carie. Alcune ricerche hanno dimostrato che lo xilitolo
può avere un effetto di prevenzione dell'osteoporosi. Nonostante lo xilitolo
presenta un indice glicemico pari alla metà circa di quello del saccarosio, il
carico glicemico risultante è comunque significativo e quindi sconsigliato per
chi soffre di diabete di tipo I.
Panela (o
zucchero grezzo di canna): è un surrogato della canna da zucchero, prodotto
principalmente nei paesi dell'America Latina e in India. Oggi si trova
fácilmente in vari negozi specializzati anche in Europa. Si presenta come un composto granuloso, di
color marrone e leggermente umido. La panela è il primissimo zucchero che si
estrae dal succo di canna, il quale, dopo la raccolta, viene solidificato in
panetti delle dimensioni di una mattonella. La panela non viene sottoposta a processi
di raffinatura. L’unico ingrediente contenuto nella panela è il succo di canna
da zucchero, ragione per cui la panela viene definita come “lo zucchero più
puro”. La panela contiene principalmente saccarosio, ma presenta in quantità
inferiori anche glucosio e fruttosio. Apporta cuantità significative di
vitamina A, e alcune vitamine del grupo B, C, D e E, cosí come calcio, ferro,
potasio, magnesio e zinco. Inoltre, la penela presenta una quantità di minerali
5 volte superiore allo zucchero grezzo e 50 volte superiori allo zucchero
raffinato. La panela contiene circa 310-350 calorías per 100 grammi. Si può utilizzare in svariati modi: succhi di
frutta, the, caffè, preparazione di dolci e marmellate. Non indicata in caso di
diabete e di candida.
Miele o sciroppo
d’agave: è un dolcificante che si ottiene dalla linfa della pianta dell’agave,
un cactus che cresce principalmente in Messico. L’agave è stato originariamente
utilizzato come ingrediente principale del Tequila. Per produrre lo sciroppo
d’agave la linfa viene filtrata dalle parti solide per ottenere un liquido che
viene successivamente scaldato, causando una idrolisi termica che trasforma i
carboidrati in zuccheri. Il succo filtrato viene poi concentrato in forma di
sciroppo. Il risultato finale è un liquido leggermente più fluido del miele e
dal colore intenso. È tre volte più dolce dello zucchero, ed ha circa 16
calorie per cucchiaino (l’unico dolcificante che presenta un índice glicemino
inferiore è la stevia). Il succo d'agave
inoltre è ricco di sali minerali ed oligoelementi. Lo sciroppo d’agave ha un
indice glicemico più basso di molti altri zuccheri, nonché del miele stesso.
Per questo la Food & Drug Administration (FDA) ha riconosciuto che in
porzioni appropriate il nettare d’Agave è un alimento adatto anche ai
diabetici. Non indicato in caso di candida.
Sciroppo
d’acero: si presenta sotto forma di un liquido scuro color caramello. Si
ottiene attraverso l’ebollizione della linfa dell'acero da zucchero e
dell'acero nero. Per ottenere un litro di sciroppo ci vogliono circa 40 litri
di linfa d'acero. Contine circa 250 calorie per cento grammi di prodotto, ed è
il secondo dolcificante naturale meno calorico, dopo la melassa e la stevia.
Questo dolcificante presenta un alto contenuto di sali minerali ed è
riconosciuto per le sue proprietà depurative oltre che energizzanti. Lo
sciroppo viene in genere prodotto e utilizzato nei paesi freddi, soprattutto in
Canada, sia per le elevate calorie contenute che per le proprietà nutrizionali.
La linfa è composta da composta da: acido malico, potassio, calcio, ferro,
vitamine e componenti fenoliche. Non indicato in diabete e candida.
Estratto di
malto: l’estratto di malto deriva principalmente dall’orzo. Presenta un alto
contenuto in maltosio e contiene aminoacidi,
potassio, sodio e magnesio. Per questo
si ritiene sia un valido sostituto al miele. Viene utilizzato soprattutto per
la produzione di birra. Non indicato in caso di celiachia, candida, diete
ipocaloriche e diabete.
Miele: I
principali componenti del miele sono: glucosio, fruttosio, acqua e polline. la
quantità di zuccheri presenti nel miele in media si aggira intorno al 72% ma
può variare dipendendo da vari fattori. Eccetto per rare eccezioni, il
fruttosio è sempre lo zucchero più rappresentato nel miele. La presenza di
fruttosio permette che il nostro organismo possa disporre di una fonte di
energia che può sfruttare più a lungo (per questo è consigliato agli atleti
prima di praticare un’attività sportiva o agonistica). Il miele, a differenza
dello zucchero, contiene una discreta
presenza di oligoelementi quali: rame, ferro, iodio, manganese, silicio, cromo
(presenti soprattutto nei mieli più scuri), enzimi e sostanze battericide (come
l’acidoformico). Inoltre il miele è rico in vitamine del tipo A, E, K, C,
nonchè alcune componenti del complesso B. Infine il miele contiene sostanze
antibiotiche (o germicidina), le quali permettono al miele di essere conservato
a lungo, e fanno del miele un ottimo disinfettante naturale ampiamente
riconosciuto nella medicina naturale. L'azione antibatterica del miele è nota
da tempo ed è dovuta alla sua elevata concentrazione zuccherina e al pH acido.
Nella medicina erboristica, il miele è suggerito per la cura del sistema
epoietico (grazie alla ricchezza di sali), del sistema cutaneo (favorisce la
cicatrizzazione e l'idratazione), del sistema nervoso, dell'apparato
respiratorio (in particolare si raccomanda l’uso in caso di tosse e catarro),
dell'apparato circolatorio (azione ipotensiva), dell'apparato digerente (regolal'attività
escretoria dei succhi gastrici e della flora batterica). Per conservare intatte
le propietà del miele si raccomanda di
di conservarlosempre al riparo da luce, calore e umidità. Sconsigliato
in caso di candida, diabete e diete ipocaloriche.
Melassa: è una
delle alternative allo zucchero che apporta un valore calórico inferiore,
infatti 100 gr di melassa contengono circa 235 kcal. Inoltre la melassa ha una
discreta concentrazione di sali minerali (calcio, magnesio e ferro) e vitamine
(gruppo B, PP). La melassa si presenta sotto forma di un liquido bruno, simile
al miele. Esistono due tipi di melassa: la melassa di canna e la melassa di
barbabietola. In genere, si parla di melassa bianca quando ci si riferisce a
quella ottenuta dalla prima estrazione (caratterizzata da un gusto più
gradevole), mentre ci si riferisce alla melassa nera per quella di seconda
estrazione (più pregiata).
Frutta: tutta la
frutta continene naturalmente fruttosio e per questo può essere usata come un
sostituto dello zucchero. Per esempio, una banana ben matura può essere
schiacchiata e aggiunta alla preparazione di una torta. Potete provare anche
con mele e pere cotte. Oppure con uva passa, prugne secche o datteri frullati.
Il risultato è delizioso e non sentirete la mancanza dello zucchero. Il succo
d’uva è ampaimente utilizzato come dolcificante. In commercio esistono varie
preparazioni alla quale si aggiungono anche chiodi di garofano, cannella e
limone.
In caso di
candida evitare il consumo di frutta molto zuccherina come banane, fichi,
datteri e uva. Potete consumare frutta non zuccherina (come mele, papaya) ma
solo in quantità limitata. In ogni caso, se state seguendo un tarttamento
contro la candida si consiglia di eliminare qualsiasi tipo di frutta per lo
meno durante le prime due settimane della dieta.
Anche in caso di
diabete si raccomanda di evitare o restringere il consumo di frutta ricca in
zuccheri e di frutta secca.
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Traducción en
español
Los edulcorantes
naturales y las alternativas al azúcar
Por lo general
se debe evitar el consumo de azúcar refinada. El azúcar refinado, ya sea de
remolacha o de caña de azúcar, no aporta nutrientes a la dieta, y por esto es
una fuente de las llamadas "calorías vacías". Esto significa que es
abundante en calorías pero no contiene nada útil desde un punto de vista
nutricional. El consumo de azúcar provoca una rápida y violenta absorción en la
sangre que aumenta la glicemia fatigando la labor del páncreas. Además, el
azúcar actúa sobre el sistema nervioso y el metabolismo, dando picos de estimulación
y posteriores caídas vertiginosas, creando, a través de este mecanismo, una
forma de dependencia. En el intestino, el azúcar causa procesos de
fermentación, facilitando la producción de gases y alterando la flora
bacteriana. Este efecto está asociado con consecuencias tales como: colitis,
estreñimiento, diarrea, formación y absorción de sustancias tóxicas, etc. Por
último, el consumo excesivo de azúcar es considerada una de las causas
probables de caries, diabetes y obesidad.
El consumo de
azúcar blanco está siendo remplazado poco a poco por otros productos menos
calóricos y que sí presentan propiedades nutricionales. La naturaleza nos
ofrece muchos tipos de edulcorantes que pueden remplazar el azúcar blanco y que
al mismo tiempo contienen vitaminas y minerales. Algunos de estos sustitutos
del azúcar son compatibles con cándida, diabetes y otros trastornos digestivos.
En el caso de la cándida los únicos dos edulcorantes permitidos son el xilitol
y la stevia. Ambos tienen un efecto antimicrobiano y un aporte muy bajo en
calorías. Además de ser compatibles con las dietas contra la cándida, la stevia
y el xilitol pueden usar también en los casos de: caries dental, dietas bajas
en calorías, falta de concentración o hiperactividad. En cualquiera de estos
casos, se debe utilizar una cantidad mínima del producto, ya que endulzan mucho
más que el azúcar normal. Yo suelo utilizar una proporción de1 cucharadita o 1
½ cucharaditas por cada 200 gramos de harina.
Stevia: la
stevia es conocida por muchos pueblos de la zona geográfica de América del Sur
desde hace ya milenios, y ha sido usada tanto por la dulzura de sus hojas como
por sus propiedades medicinales. Hoy en día, la stevia sigue siendo usada por
pueblos indígenas de América del Sur por sus poderes curativos. Una de las
propiedades de la stevia es la capacidad de regular el azúcar en la sangre de
una manera natural. Los principios activos son el esteviósido y el
rebaudiósido. Las sustancias activas que son productos naturales son
relativamente estables en el tiempo, incluso a altas temperaturas, de manera
que conservan perfectamente sus características y propiedades, incluso en
productos de panadería o en bebidas calientes, a diferencia de otros
edulcorantes sintéticos que sufren degradación, tales como aspartamo. El
esteviósido está presente en las hojas con una variable de 6 a 18%. La stevia
también es rica en flavonoides, terpenos y los muchos otros compuestos. Hoy la
setvia se utiliza principalmente como un edulcorante, ya que es mucho más dulce
que la sacarosa común y tiene un dulzor de aproximadamente 220/250 veces más
que el azúcar de caña. Los principios edulcorantes están presentes en todas las
partes de la planta, pero están más disponibles y concentrados en las hojas.
En el pasado, el
uso de la stevia en los productos alimenticios se ha limitado en Europa y
Estados Unidos debido a los supuestos efectos de infertilidad resultante en
ratones de laboratorio. La stevia se utiliza hoy en día en muchos países
(especialmente de América Latina) y todavía no se han encontrado efectos
secundarios en las personas que la utilizan. Mientras que en el caso de algunos
edulcorantes artificiales como el aspartamo o el acesulfame K, numerosos
estudios han demostrado efectos nocivos sobre la salud, en el caso de la stevia no se ha podido
demostrar ningún tipo de daño o efecto colateral para la salud humana. El uso
de la stevia, en países distintos de los productores, ha producido grandes
debates. De distintas partes se ha protestado afirmando la existencia de un interés
comercial y una conspiración para contrastar el uso de stevia y promover en su
lugar los edulcorantes artificiales. El debate sobre el uso de la stevia es
bastante complicado y por esto recomiendo leer los abundantes artículos e
investigaciones especializadas sobre el tema. Desde el 14 de abril de 2010 la
Unión Europea permite el uso de este edulcorante como aditivo alimentario.
Incluso Suiza ha permitido su comercio y uso. El 10 de abril de 2003, el
Parlamento Europeo aprobó una resolución que pide la revisión de las reglas
para el uso de edulcorantes como el aspartamo y la stevia. Tanto la FAO como la
OMS han establecido una "dosis diaria"de steviol de 2 mg/kg de peso
corporal. Este límite, en el estudio de
la FAO, presenta un factor de seguridad de 200, es decir, es 200 veces inferior
que la cantidad que se puede considerar "excesiva" y dañina para la
salud. Después de leer varios artículos sobre el tema, pienso que la stevia no
tiene ningún efecto secundario para la salud humana y la uso tranquilamente y
con toda confianza en mis recetas. En mi opinión, las razones que ha llevado a
la prohibición de la venta de la stevia en Europa y en Estados Unidos son de
tipo comercial y económico.
Xilitol: El
xilitol es también llamado el azúcar de la madera, ya que se extrae de los
árboles de abedul, fresa, frambuesa, ciruela y hasta del trigo. En Europa se
utiliza como un aditivo alimentario, en particular en las gomas de mascar y en
caramelos, y se identifica por el número E967. El xilitol es un edulcorante conocido
como el amigo de los dientes, ya que puede promover la remineralización de
pequeñas lesiones, y ayuda en la prevención de la caries dental. Algunos
estudios han demostrado que el xilitol puede tener un efecto de prevención de
la osteoporosis. A pesar que el xilitol tiene un índice glucémico de la mitad
de la sacarosa, la carga glicemia resultante es significativa y por lo tanto no
se recomienda para aquellos que sufren de diabetes tipo I.
Si usted no
sufre de candidiasis puede utilizar otros edulcorantes naturales no refinados
como la miel, la fructosa, la miel de agave, el jarabe de arce, el extracto de
malta y la panela (también llamado canchaca o raspadura).
Panela (azúcar
morena o de caña ): es un sustituto de la caña de azúcar, producido principalmente
en América Latina y en la India. Hoy en día es fácil de encontrar en tiendas en
Europa. En general se presenta como un compuesto granulado , de color marrón y
ligeramente húmedo. La panela es la primera que se extrae del jugo de la caña
de azúcar, y después de la colección se solidifica en pequeños pasteles del
tamaño de un ladrillo. La panela no está sometida a procesos de refinación. El
único ingrediente contenido en la panela es el jugo de la caña de azúcar, por
lo que la panela se define como "el azúcar más puro". La panela
contiene principalmente sacarosa, y también presenta en cantidades menores
glucosa y fructosa. Presenta cantidades significativas de vitamina A, y algunas
vitaminas del grupo B, C, D y E, así como calcio, hierro, potasio, magnesio y
zinc. La panela también tiene una cantidad de minerales 50 veces mayor que el
azúcar refinado. La panela contiene alrededor de 310 a 350 calorías por cada
100 gramos. Se puede utilizar de varias maneras: jugos de frutas, té, café,
pasteles y mermeladas. No se recomienda en casos de cándida, diabetes y dietas
hipocalóricas.
La miel o jarabe de agave: es un edulcorante que se
obtiene de la linfa de la planta de agave, un cactus que se encuentra
principalmente en México. El agave se usó originalmente como el ingrediente
principal del tequila. Para producir el jarabe de agave la linfa se extrae de
las partes sólidas con el fin de obtener un líquido que se calienta, causando
una hidrólisis térmica que transforma los carbohidratos en azúcares. Luego, el
jugo se filtra y queda un concentrado en forma de jarabe. El resultado final es
un líquido ligeramente más fluido de la miel de abejas. El jarabe de agave es
tres veces más dulce que el azúcar, y tiene alrededor de 16 calorías por
cucharadita. El jugo de agave también es rico en minerales y oligoelementos.
Además, el jarabe de agave tiene un índice glucémico más bajo que otros
azúcares, así como la propia miel de abejas. Por esta razón, la Food & Drug
Administration (FDA) ha reconocido que el néctar de agave es un alimento apto
para diabéticos. El único edulcorante que tiene un menor Índice glucémico es la
stevia.
El jarabe de
arce: el jarabe de arce viene en la forma de un líquido oscuro de color
caramelo. Es un jarabe que se extrae a partir de la savia de los árboles de
arce que se encuentran en los bosques de arce en Canadá, así como también en la
parte norte de los Estados Unidos. Para un litro de jarabe se necesitan unos 40
litros de savia de arce. Contiene alrededor de 250 calorías por cada cien
gramos de producto, y es el segundo edulcorante natural menos calórico, después
de la stevia y la melaza . Este edulcorante tiene un alto contenido de sales
minerales y es reconocido por sus propiedades purificadoras así como
energizantes. El jarabe se produce normalmente y se utiliza en los países
fríos, especialmente en Canadá, tanto por sus altas calorías como por sus
propiedades nutricionales. La linfa se compone de compuestos de ácido málico,
potasio, calcio, hierro, vitaminas y compuestos fenólicos. No se recomienda en
casos de cándida, diabetes y dietas hipocalóricas.
Extracto de
malta: el extracto se deriva principalmente de malta de cebada. Presenta un
alto contenido de maltosa y contiene aminoácidos, potasio, sodio y magnesio.
Por consiguiente, se considera un sustituto de la miel de abejas. Se usa
principalmente para la producción de cerveza. No se recomienda para las
personas con enfermedad celíaca y cándida.
La miel de
abejas: Los principales componentes de la miel son: glucosa, fructosa, agua y
polen. Dependiendo de diversos factores, la cantidad de azúcar que se encuentra
en la miel puede variar; en promedio es de alrededor de 72%. Salvo raras
excepciones, la fructosa es el azúcar más representado en la miel. La presencia
de fructosa, permite que el cuerpo tenga una fuente de energía que puede
utilizar por más tiempo (por esto se recomienda a los atletas antes de
practicar un deporte). La miel, a diferencia del azúcar, contiene una cantidad
importante de elementos tales como cobre, hierro, yodo, manganeso, silicio,
cromo, (que se encuentra principalmente en las mieles más oscuras), vitaminas
(A, E, K, C, y algún componente complejo B), enzimas y sustancias bactericidas
(ácido fórmico). Además, la miel contiene sustancias antibióticas (o
germicidas), las cuales permiten que la miel se pueda almacenar durante largos
períodos de tiempo, y además hacen de la miel un excelente desinfectante
natural reconocido en la medicina natural. La acción antibacteriana de la miel
es conocida hace tiempo y se debe a su alta concentración de azúcar y a su pH ácido. En la medicina herborística,
la miel es recomendada para el tratamiento del sistema cutáneo (favorece la
cicatrización y la hidratación), del sistema nervioso, del sistema respiratorio
(en particular, se recomienda su uso en caso de tos y de flemas), del sistema circulatorio (para bajar
la presión arterial), del sistema digestivo (regulación de la excreción de jugo
gástrico y la flora bacteriana). Para mantener intacta las propiedades de la
miel se recomienda mantenerla siempre protegida de la luz, del calor y de la
humedad.
Melaza: es una
de las alternativas al azúcar y tiene un valor calorífico inferior que el de
ésta; de hecho, 100 gramos de melaza contienen aproximadamente 235 kcal.
Además, la melaza tiene una buena concentración de minerales (calcio, magnesio
y hierro) y vitaminas (grupo B, PP). La melaza se presenta como un líquido de
color marrón similar a la miel. Hay dos tipos de melaza: melaza de caña y la
melaza de remolacha. Generalmente se habla de melaza blanca cuando se refiere a
la obtenida de la primera extracción (caracterizada por un sabor más
agradable), mientras que las melazas negras se obtienen de la segunda
extracción (más apreciada).
Frutas: todas
las frutas contienen naturalmente fructosa y por esto se pueden utilizar como
una alternativa al azúcar. Por ejemplo, un plátano maduro se puede espichar y añadir a la preparación
de una torta. También se puede hacer con las manzanas y las peras cocinadas. Se
pueden utilizar también las pasas, las ciruelas o los dátiles batidos. El
resultado es delicioso y no permite sentir la falta de azúcar. También se
utiliza frecuentemente el zumo de uva como un edulcorante. Es bastante fácil
conseguir preparados de jugo; incluso se encuentran a la venta algunos con
clavos, canela y limón añadidos.
En caso de
cándida y de diabetes se recomienda evitar el consumo de fruta con alto
contenido de azucares como dátiles, uva, ciruelas y higos. Se puede consumir,
de manera limitada, fruta no muy dulce (como papaya, aguacate y manzanas). En
caso de cándida se recomienda eliminar cualquier tipo de fruta por lo menos por
las primeras dos semanas de dieta.
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