Traducción al español más a bajo
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Pasta con pesto di ortiche, basilico e noci cucinata al forno con ricotta e pepe Ricetta senza glutine e senza uovo |
Come annunciato da Ambra si tratta di un super contest…. un vero omaggio alla natura e a tutto ciò di commestibile che ci offre. Il titolo è sufficiente per capire che stiamo immergendo nel mondo della cucina spontanea, naturale e "selvatica": Ricette Spontanee!
Vi consiglio di fare un salto sul bellissimo blog Il GattoGhiotto per coprire le deliziose ricette del contest e non solo. Il contest è appoggiato dal rifugio Meira Garneri, un posto incantato che la vincitrice/il vincitore del contest avrà l'onore di visitare.
Ho scelto di partecipare con un’erba spontanea che nonostante sia abbastanza “famosa” e antica tra le ricette popolari, mi sembra che oggi stia andando rapidamente in disuso: l’ortica.
Inoltre la scelta ha anche un valore emotivo. Infatti uno dei miei primi ricordi d’infanzia è legato proprio ad una ricetta con l’ortica. Vicino alla casa di mia nonna c’era un campo in cui crescevano rapidamente grandi quantità d’ortica. Lo ricordo molto bene perché era il campo in cui a noi bambini era proibito andare a giocare. Avevo circa 5 anni all'epoca e, fino ad allora, mi avevano sempre detto che l’ortica è una pianta pericolosa alla quale stare ben alla larga.
Inoltre la scelta ha anche un valore emotivo. Infatti uno dei miei primi ricordi d’infanzia è legato proprio ad una ricetta con l’ortica. Vicino alla casa di mia nonna c’era un campo in cui crescevano rapidamente grandi quantità d’ortica. Lo ricordo molto bene perché era il campo in cui a noi bambini era proibito andare a giocare. Avevo circa 5 anni all'epoca e, fino ad allora, mi avevano sempre detto che l’ortica è una pianta pericolosa alla quale stare ben alla larga.
Una domenica mia nonna mi disse “andiamo a raccogliere
l’ortica che oggi farò un buon risotto”. Immaginatevi lo stupore e la curiosità. E così armate di guanti e di scarpe ben chiuse siamo andate a
raccoglierne un cesto grande.
Non ricordo molto della ricetta e tanto meno del processo ma
ricordo che il risotto era delizioso. Forse è proprio una delle prime ricette che ricordo (la seconda sono i tortelli di zucca)!
Penso che sia stata la prima e l’ultima
volta che mia nonna mi ha preparato quel piatto, nonostante glielo abbia chiesto varie volte. Senz'altro ha contribuito il
fatto che nel campo dove eravamo andate a raccogliere l’ortica ora si trova uno strato di cemento.
Ed ora in Colombia proprio nel cortile di casa c'è un
angolino incontaminato, lontano dalla strada e dai gas di scarico delle
macchiane dove l’ortica cresce ad un ritmo impressionante. Ha un colore
stupendo, sano e genuino.
Da tempo volevo cucinarla e grazie a questo contest
non ho più scuse: è arrivato il momento di riscoprire quest’erba deliziosa e
altamente benefica, il cui incontro resta legato ad affettuosi ricordi d’infanzia.
Per quanto mi riguarda non posso di certo mentire e raccontare che ho attraversato boschi per trovare l’ingrediente della ricetta, anche se mi sarebbe piaciuto. Questa volta ho semplicemente fatto 10 metri nel cortile. ;-)
E così domenica scorsa, armata di guanti e di scarpe
chiuse, come di dovere, sono andata a raccoglierla, sotto gli occhi stupiti e increduli di chi si chiedeva "ma sei sicura che si può mangiare?"
Nota bene: la stessa persona che due ore più tardi stava pulendo la pentola e i cucchiai.
;-)
Prima di passare alla ricetta però voglio dare un paio
di informazioni a proposito dell’ortica e soprattutto un paio di accorgimenti per la cottura a coloro che non si sono ancora avvicinati a questo ingrediente.
Il primo consiglio importante è quello di fare attenzione
a dove si raccolgono le ortiche. Assicuratevi che l’erba sia cresciuta lontano
dalle strade e da altri luoghi potenzialmente inquinati. In ogni caso lavatele
sempre molto bene e a lungo. Se le comprate, scegliete preferibilmente ortiche
provenienti da agricoltura biologica.
Per quanto riguarda il processo per renderle
commestibili e innocue i metodi sono due.
Il primo, ed anche il più semplice, è
passarle per 1 minuto in acqua bollente. In questo modo si perde il potere
urticante, purtroppo però si perdono anche varie qualità nutritive e benefiche.
Questo metodo è quindi consigliabile per pasta, zuppe e risotti, a condizione
di riutilizzare l'acqua di bollitura.
Il secondo metodo invece, consiste nel
tritare finemente le ortiche. Si tratta di una preparazione indicata per le
frittate o per i ripieni.
Forse è scontato dirlo ma si richiede l’uso dei
guanti durante tutte le operazioni che prevedono il contatto con le ortiche (raccolta,
lavaggio, taglio, etc).
Le ortiche si raccolgono
durante tutto l’anno ma i periodi migliori sono la primavera e l’autunno,
quando i germogli sono più teneri.
Ed ora un breve cenno alle proprietà.
L'ortica,
oltre che essere buona e saporita, ha anche numerose proprietà curative.
Ippocrate (460-377 a.C), padre di tutti i medici,
cita svariate volte i semi di ortica nei suoi scritti e la medicina popolare ne
riconosce il valore tonificante e digestivo.
La storia dell’ortica nella
medicina e nella cultura popolare è vivace, interessante e soprattutto ha
radici profonde e lontane.
Se avete tempo e se volete stupire i vostri ospiti oltre che con la ricetta con qualche racconto intrigante, cercate informazioni sull'uso dell'ortica nell'antica Roma o, meglio ancora, cercate qualche curiosità sull'uso delle ortiche da parte delle cosiddette (e inappropriatamente mal chiamate) streghe.
Oggi sappiamo che l’ortica è ricca di vitamine,
ferro, flavonoidi e carotenoidi.
Inoltre è provato che l’ortica è efficace in
caso di stati anemici, disturbi dei reni e della vescica, ipertrofia
prostatica, malattie reumatiche, artrite e artrosi, dermatiti,glicemia alta, ed
altro ancora.
Per di più l'ortica è ricca di proteina vegetale: 6
grammi ogni 100 grammi di prodotto fresco e 35 g per ogni 100 di prodotto secco.
Quindi altamente consigliata nelle diete ad alto fabbisogno proteico.
Ora che ho conosciuto queste proprietà fantastiche mi chiedo come mai non l’ho usata più spesso… e mi prometto di farlo. ;-)
La prossima settimana torta salata di ortica!
Per finire vale la pena ricordare che l'ortica,
oltre che in cucina trova molti
impieghi in erboristeria: come decotto, infuso e tintura. L’uso del decotto ha proprietà depurative e tonificanti. Si consiglia in caso di dermatiti, pelle grassa. Le tinture possono essere usate per migliorare la crescita dei capelli.
Ed ora...finalmente... la ricetta...
Ingredienti:
300 gr ortiche fresche, possibilmente scegliere
foglie giovani
180 gr pasta senza glutine
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
Olio d’oliva extra vergine spremuto a freddo
Sale marino integrale
Prezzemolo fresco, 1 tazza
150 gr noci sgusciate
Pepe verde e/o nero
100 gr ricotta fresca *per gli amici e le amiche che seguono una dieta vegana potete sostituire la ricotta con il tofu. Il risultato sarà fantastico! L'unico accorgimento é quello di aumentare il tempo di cottura al forno per far sciogliere il tofu affinché il suo sapore deciso avvolga la pasta e la crema di ortica!
Preparazione
Per prima cosa raccogliere le ortiche facendo molta
attenzione a non entrare in contatto con l’erba. Cercate di scegliere solo le
cime e le foglie più giovani, dal sapore più fresco e meno amaro.
Lavare le foglie con abbondante acqua. Io le ho lasciate in ammollo per circa 1 ora ma non è necessario.
Sempre indossando i guanti tagliare le ortiche
finemente.
Tagliare la cipolla in cubetti finissimi (eventualmente aiutandovi con un trita alimenti elettrico) e
soffriggerla in poco olio d’oliva. Aggiungere l’aglio schiacciato. Quando la
cipolla sarà dorata aggiungere le ortiche e soffriggere per un paio di minuti.
In un mixer tritare le noci e il
basilico.
Versare la pasta nella padella nella quale state cucinando le ortiche. Aggiungere un poco dell’acqua di cottura in modo che resti
umido il tutto per poter ultimare la cottura in forno. Aggiungere il pesto di
noci e basilico. Aggiungere la ricotta fresca e spolverare con il pepe grattugiandolo sul momento. Mescolare.
Nel frattempo preparare la teglia ungendola con uno strato d’olio e infarinandola (io ho usato farina di riso). Servire la pasta nella teglia e infornare a
forno preriscaldato a 180 gradi. Stendere un leggero e sottilissimo strato di farina e ricotta sulla superficie.
Cuocere per 10/15 minuti.
Sfornare sui piatti da portata. Servire spolverando con noci.
Sfornare sui piatti da portata. Servire spolverando con noci.
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Traducción al español
Uno de mis primeros recuerdos infancia está vinculado con
una receta con la ortiga.
Cerca de la casa de mi abuela había un campo en el
que crecia rápidamente grandes cantidades de ortiga. Lo acuerdo muy bien porque
era un campo “proibido” donde los niños no podíamos ir a jugar justamente por
las ortigas.
En este entonces yo tenia alrededor de 5 años y hasta este momento
solo me habían dicho que la ortiga es una planta peligrosa. Un domingo, mi
abuela me dijo: "vamos reúnen la ortiga que hoy cocinaré un buen risotto
con ella." Imagínese el asombro y la curiosidad. Y así, armadas de guantes
y zapatos bien cerrados fuimos a recoger una gran canasta de ortiga.
No recuerdo mucho ni de la receta ni del proceso, pero recuerdo
que el risotto estaba delicioso. Desde este entonces me ha encantado ir a
recoger mi propia comida: espárragos selváticos, champiñones, o las verduras de
la huerta. Creo que fue la primera y última vez que mi abuela preparó ese plato,
a pesar que se lo pedí varias veces. Sin duda, es debido al hecho de que en el
campo donde crecían las ortiga ha sido remplazado por cemento.
Hoy en día, en Colombia en el patio trasero de la casa hay un rincón
virgen, lejos de la calle y de los gases de escape de los carros donde crece la
ortiga… un montón de ortiga. El color es precioso, sano y genuino.
Durante mucho tiempo he querido cocinar esta hierba y
gracias a este concurso no tengo más excusas: es el momento de redescubrir esta
hierba deliciosa y altamente benéfica cuyo encuentro permanece atado a recuerdos
de infancia.
Así el domingo pasado, nuevamente armada con guantes y
zapatos cerrados, fui a recoger ortigas. Ciertamente no puedo mentir y decir
que me fui por el bosque para encontrar el ingrediente de la receta…aunque me
hubiera gustado. Solo tuve que hacer 10 metros en el patio.
Pero el solo
proceso de recoger la comida con nuestras manos (en lugar de sacar plata del
bolsillo) le da un sabor distinto y nos recuerda que la alimentación es un
proceso que empieca mucho antes de sentarse a la mesa. ;-)
Antes de pasar a la receta quiero aprovechar para escribir un
par de informaciones acerca de la ortiga para todxs lxs que todavía no han
tenido la oportunidad de cocinar este magnifico ingrediente.
En primer lugar es sumamente importante escoger bien el lugar
que recoger las ortigas. Asegúrese de que la hierba se cultiva lejos de calles
traficadas y otros sitios potencialmente contaminados. En cualquier caso,
siempre lavar muy bien la hierba.
En cuanto al proceso para que sean comestibles existen dos
métodos.
El primero, y también el más simple, es pasar las ortigas durante 1
minuto en agua hirviendo. De esta manera, se pierde el poder de picadura, pero
lamentablemente se pierden también demasiadas cualidades nutricionales y
beneficiosas. Por lo tanto, este método se recomienda para las pastas, sopas y
risottos, siempre que se reutilice el agua.
El segundo método consiste en picar
finamente las ortigas. Es esta una preparación indicada para tortillas o para
rellenos.
Tal vez es obvio decirlo, pero todas las operaciones que
implican el contacto con ortigas requieren el uso de guantes (cosecha, lavado,
corte, etc.).
Las ortigas se cosechan durante todo el año pero las mejores
épocas son la primavera y el otoño, cuando las hojas son más tiernas.
La ortiga, además de ser buena y sabrosa, también tiene
muchas propiedades curativas.
Hipócrates (460-377 aC), el padre de todos los médicos, cita
las semillas de ortiga varias veces en sus escritos y la medicina popular le
reconoce la propiedad de tónico digestivo.
La historia de la ortiga en la
medicina y la cultura popular es animada, interesante y sobre todo tiene raíces
profundas y antiguas. Me prometo algún día de leerla…
Si quieren sorprender sus invitados les recomiendo de ller algo sobre el uso de la ortiga en la antigua roma o por parte de las llamadas brujas.
Hoy sabemos que la ortiga es rica en vitaminas, hierro,
flavonoides y carotenoides.
También se ha demostrado que la ortiga es efectiva
en el caso de estados anémicos, enfermedades de los riñones y vejiga,
hipertrofia prostática, enfermedades reumáticas, artritis y osteoartritis,
dermatitis, altos de azúcar en la sangre, y más.
Y, finalmente, la ortiga
también es rica en proteínas vegetales: 6 gramos por cada 100 gramos de
producto fresco y 35 g por 100 del producto seco.
Ahora que he conocido estas propiedades increíbles me
pregunto por qué no lo he usado más a menudo ... y me comprometo a utilizarla
con más frecuencia. ;-)
La próxima semana pastel salado de ortiga!
Por último, cabe recordar que la ortiga, al igual que en la
cocina se encuentra muchos usos en la medicina herbal, como decocción, infusión
y tintura. El uso de la decocción tiene propiedades de limpieza y tonificación. Se recomienda en
casos de dermatitis y piel grasa.
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Pasta con ortiga y pesto de nueces y albahaca cocinada al horno con queso ricotta y pimienta Receta sin glúten y sin huevo, con bajo contenido de lactosa. |
Ingredientes
(para dos personas)
300 gr ortigas frescas, posiblemente elegir las hojas
jóvenes
180 g de pasta sin gluten
1 cebolla
2 dientes de ajo
Aceite de oliva extra virgen prensado en frio
Sal marina integral
Albahaca fresca, 1 taza
150 g de nueces sin cáscara
Pimienta verde y/o negra
100 gr queso ricota fresca *por lxs amigxs que siguen una dieta vegana pueden sustituir la ricotta con tofu.
Preparación
Primero recoger las ortigas teniendo mucho cuidado de no
entrar en contacto con ellas. Trate de elegir sólo las hojas más jóvenes porque
el sabor es más fresco y menos amargo.
Lavar las hojas con agua. Yo las dejé en remojo durante
aproximadamente 1 hora, pero no es necesario.
Cortar finamente las ortigas… por supuesto con los guantes
puestos!
Cortar la cebolla en dados finos y freír en un poco de
aceite de oliva. Añadir el ajo machacado. Cuando la cebolla esté dorada añadir
las ortigas y saltear durante 5 minutos. Apagar el fuego.
En una batidora picar las nueces y la
albahaca previamente lavada y secada.
Mientras tanto, cocer la pasta y escurrirla cuando esté
todavía muy al dente.
Verter la pasta en la sartén con las ortigas. Añadir un poco
del agua de cocción para que quede húmedo (la pasta terminará de cocinarse en
el horno). Añadir el pesto de nueces y albahaca. Agregue la ricota y pimienta
al gusto. Mezclar.
Mientras tanto preparar un molde untándolo con aceite de
oliva y enharinándolo.
Verter la pasta en el molde y hornear en horno
precalentado a 180 grados.
Hornear durante 10/15 minutos.
Servir espolvoreando con nueces.
Ciao Isix! Bellissimo piatto ... il ragù di ortiche deve essere squisito :-)
ResponderEliminarBuona giornata, Alessia
Cara Isa,
ResponderEliminargrazie di cuore per questa bella ricetta e grazie per averci regalato uno dei tuoi cari ricordi...tutto meraviglioso! Baci
Grazie a te per organizzare un contest così originale e soprattutto naturale. A presto
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