Il mercato del pesce di Tokyo, conosciuto come Tsukiji Market, è il più
grande mercato del pesce del mondo. Visitarlo é un’esperienza unica, non solo
per scoprire tipi di pesci e crostacei mai visti sulle nostre tavole ma anche
per immergersi in un microcosmo frenetico e caotico della cultura giapponese.
Se andrete a Tokyo non potete lasciarvi sfuggire una visita al mercato. Il
mercato é composto da ben due settori: il primo, cosiddetto mercato interno
(jonai shijo) in cui si tengono le aste dei tonni e operano i grossisti; il
secondo chiamato mercato esterno (jogai shijo), in cui si svolgono tutta una
serie di attività commerciali quali la vendita di pesce minuto, pesce
porzionato, lavorato, essiccato, conservato e altri prodotti. In dicembre 2013,
durante il mio viaggio, la parte interna delle aste era chiusa al pubblico e
fino alle 9 del mattino era proibito l’accesso ai turisti anche alla parte
esterna. A quanto pare i giapponesi si sono stancati delle orde di turisti che
intralciavano il lavoro frenetico che fin dalle 4 del mattino realizzano circa
65.000 persone addette ai lavori che corrono per reallizare ingenti
compra-vendite di pesce.
Si mormora che sia in corso un progetto per spostare l’ubicazione del
mercato del pesce che implicherebbe anche chiudere il mercato ai turisti. Spero
che questo non succeda perché sarebbe una perdita grande per tutti coloro che
vogliono conoscere una parte molto vivace della cultura giapponese.
Nel mercato aperto al pubblico, oltre ad ammirare i banchi di pesce potete
anche avere la fortuna di asssitere al taglio dei tonni. Il taglio puó
realizzarsi in due modi: o con una sega a nastro direttamente sul pesce ancora
surgelato, oppure viene eseguito a mano col tradizionale oroshi hocho, una sorta di coltello lunghissimo, simile a una spada
piú che a un coltello da cucina. Io ho avuta la fortuna di vedere entrambi. Molti
addetti ai lavori sono infastiditi dalla presenza degli sguardi dei turisti e
non esiteranno a lanciarvi uno sguardo pietrificante. Per evitare di
infastidirli vi sconsiglio di restare ad una debita distanza e di fare
fotografie con obiettivi che vi permettono di restare a vari metri di distanza
dalle persone.
Al lato del mercato si estendono alcuni vicoli stretti, dall’aspetto
estremamente popolare nei quali si sussguono negozi tipici nei quali si vende
un pó di tutto ció che é relazioanto con la cucina: coltelli, pentolame,
ceramiche, lacche e attrezzi vari. Non mancano i negozi di frutta e verdura o
di té giapponese. Mi é sembrato che in questi vicoli si possa comprare a prezzi
estremamente convenienti prodotti di prima qualitá.
Ma la ragione principale per la quale questi vicoli sono affollati da fiumi
di visitatori di tutte le nazionalitá e a tutte le ore sono i ristorantini
tipici che questi vicoli opsitano. I ristoranti sono veramente minuscoli e
dall’aspetto assai dimesso ma nei quali si puó mangiare probabilmente il pesce
piú fresco di tutto il giappone. Si dice che in alcuni di questi si possa mangiare
il miglior sushi del mondo e per quanto mi riguarda: confermo a pieni voti! Le
file che stazionano davanti a questi locali a volte sconfortano ma non
perdetevi d’animo: vale la pena aspettare. Io ne ho provati ben due di questi
piccoli ristoranti. Il primo ovviamente era un ristorante di nigiri. Il secondo
invece era un ristorantino specializzato in anguilla. Entrambi hanno
soddisfatto la fama che li accompagna. Che delizia!
Per le persone intolleranti al glutine o celiache i ristoranti che
circondano il mercato sono a rischio basso di contaminazione. Nel
rispetto della tradizione giapponesi questi ristoranti tendono a specializzarsi
in un solo prodotto: in questo caso sushi e sashimi oppure anguilla. Anche nel centro della
cittá per ridurre i rischi basta scegliere ristornati piccoli e tipici che si
sono specializzati solo in un tipo di piatto che non prevede l’utilizzo del
glutine. Una delle conoscenze basiche
per ogni celiaco per poter sopravvivere in giappone é imparare la differenza tra soba
e udon. I primi sono spaghetti di grano saraceneo, quindi innocui per noi,
mentre gli udon sono preparati con il frumento. Entrambi sono economici ed estremamente popolari. In genere i ristoranti
tendono a specializzarsi in uno dei due tipi. Nel caso in cui abbiate scelto un
ristorante di soba fate attenzione alla zuppa nella quale vengono solitamente serviti. Questa in genere contiene miso, che puó
essere contaminato con glutine. Ma in genere i ristoranti offrono anche i soba
al vapore, che potete scegliere di accompagnare con pesce o carne.
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